Santa Famiglia, modello di vicinanza verso ogni famiglia

La Festa della Santa Famiglia è molto moderna. Paradossalmente, ci presenta una situazione inimitabile e ci invita ad imitarla.
Cosa significa?
Penso a tanti genitori cristiani che, talora vergognandosi, vedono i figli che si sposano civilmente o convivono, o si trovano in casa una figlia con un bambino senza lo sposo, o figli che vivono con una persona dello stesso sesso
Penso ai tanti altri modelli di famiglia esistenti nelle nostre società: famiglie monoparentali a seguito di un lutto, un abbandono, una separazione, un divorzio; famiglie mononucleari di anziani soli… E mi domando: questi modelli di famiglie, in cosa possono imitare la famiglia di Gesù? E soprattutto: come devono comportarsi con loro i cristiani che hanno scelto la famiglia nata dal Sacramento del Matrimonio?

Penso che la famiglia di Nazareth, con la sua atipicità, di fronte a tutti questi modelli di famiglie, deve spingere noi cristiani a non essere rigidi nell’idealizzare praticamente un modello e a non giudicare, ma ad essere vicini a tutte le forme di famiglia in circolazione per aiutarle a tirar fuori il meglio, testimoniando la bellezza di una vita che si ispira al Vangelo e che proprio in quanto tale è capace di accogliere, far crescere e aiutare tutti a trovare la via di una vita umana autentica.
Non è necessario fare prediche, ma testimoniare che il Vangelo rende migliori, anche nell’esperienza della famiglia.
Il resto verrà.
Lo Spirito Santo porterà a compimento i nostri balbettii e i nostri gesti impacciati.

Nella mia esperienza di parroco ad Alife, alcune coppie che mi aiutavano nella preparazione dei genitori che chiedevano il Battesimo del loro bambino, avevano questo dono di far sentire giovani coppie di conviventi o in situazioni atipiche rispetto al sacramento del Matrimonio, alla prima esperienza genitoriale, amate dalla Comunità ed esortate a dare il meglio di sé, di fronte al miracolo della vita. Il Battesimo cessava di essere il momento di sentirsi giudicati e diventava l’occasione di un salto di qualità, in cui non vivevano l’esperienza di essere soli, ma circondati da amici che volevano la loro felicità.

Penso che in buona sostanza, questa bella Festa della famiglia di Nazareth esorti innanzitutto quanti hanno celebrato il Sacramento del Matrimonio, a testimoniare una qualità di amore e di vita più alti, ma poi a guardare alle diverse situazioni atipiche dei nostri giorni con lo sguardo amorevole di Dio che non si spaventa della diversità, ma si accosta ad ognuno soltanto con la voglia di farlo rinascere e renderlo felice.

+ don Valentino

 

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